Tesori Gioielli Buccellati

Nelle Sale delle Arti della Reggia di Venaria, nei pressi di Torino, il 21 marzo si apre la mostra “L'arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati”, con oltre 90 preziosi esemplari, molti dei quali inediti, creati dal genio dell’artista nato a Milano nel 1929. L'esposizione, curata da Chiara Tinonin con Gianmaria e Rosie Buccellati, è frutto della collaborazione fra il “Consorzio La Venaria Reale”, la “Fondazione Gianmaria Buccellati” e la “Fondazione di Studi dell'Arte Orafa e dei suoi Protagonisti”, con il coordinamento della Swiss Luxury Culture Management.

Il percorso si compone di tre sezioni: nella prima si ripercorre il viaggio nell'infanzia di Gianmaria nella Milano a cavallo tra le due guerre mondiali, che vede l'affermazione del padre Mario quale primo gioielliere italiano sensibile al recupero di antiche tecniche orafe rinascimentali, vicino all'alta società meneghina e agli ambienti culturali della Scala, nonché grande amico di Gabriele D'Annunzio. Con il contributo della storica dell'arte Paola Goretti, è esposta per la prima volta l'intera serie delle targhe che il Vate gli commissionò per ricordare le sue imprese e i motti che aveva coniato per celebrare alcune delle sue azioni più celebri.

La seconda sezione, “Un italiano nel mondo”, ripercorre le tappe più significative della carriera di Gianmaria dopo aver raccolto l'eredità del padre, scomparso nel 1965, con l’apertura di negozi in Oriente e a Parigi e le celebrazioni del suo successo nel mondo.

Il percorso si chiude idealmente con lgli oggetti “unici” di Gianmaria Buccellati, tra cui le Coppe di Boscoreale, ispirato al Tesoro di Boscoreale rinvenuto nel 1895 nella villa romana della Pisanella, e gli Oggetti Preziosi, coppe che rievocano l’oreficeria rinascimentale fiorentina. Nella foto: Mario Buccellati, 1929. Tiara disegnata per una principessa Savoia.