I gioielli sono un lusso per pochi, quelli d’epoca sono davvero esclusivi. La loro peculiarità è l’unicità: sono prodotti che non si trovano più in commercio, realizzati da artigiani con tecniche spesso non più riproducibili e hanno una qualità tale da renderli, spesso, pezzi da museo. Anelli, bracciali a cerniera con granati e diaspri, collane a frangia ma anche spille se sono d’epoca probabilmente provengono da collezioni private e fallimenti d'aste bancarie.
A stabilire il valore di un gioiello concorrono il periodo di produzione, la manifattura e il valore delle gemme. I gioielli antichi possono essere sì una passione dettata dai gusti personali, ma per molti è anche un investimento destinato a rendere col tempo (attenzione a procurarsi un Certificato Gemmologico che attesti la tipologia di pietra preziosa presente nel gioiello).
La manutenzione quotidiana dei gioielli d’epoca è molto importante. Tuttavia ci sono alcune pietre che non è possibile pulire in maniera autonoma ma che necessitano dell’intervento di un professionista, come perle e smeraldi, che richiedono tecniche più delicate. Normalmente, invece, i gioielli d’epoca si possono pulire con uno spazzolino e acqua tiepida insaponata, vanno risciacquati con acqua tiepida e asciugati con un panno morbido.
Collezionare gioielli d’epoca vuol dire conservarli al meglio: ogni gioiello dovrebbe essere riposto nella propria custodia e in particolare le collane devono essere disposte a piatto e chiuse in maniera da evitare l´eventuale formazione di nodi che potrebbero rovinarle. In generale è meglio separare i gioielli in base alla tipologia, evitando il contatto quindi le possibilità che si sfreghino e si rovinino.